È uscito oramai da quasi un mese l’ultimo album del The Last Confidence, per festeggiare il decimo anniversario della band del Bergamasco, che a questo punto possono anche essere considerati dei veterani della scena.
Quattro album e centinaia di concerti dopo siamo qui ad ascoltare questo piccolo capolavoro del pop-punk che finalmente suona come qualcosa di più originale del solito, con un songwriting un po’ più ricercato e un po’ meno cliché.
Questo album contiene 5 brani già usciti quest’anno (tra cui Male Male con i WEL a settembre che è ancora in Playlist), 2 remaster e 3 inediti.
Il Sistema è puro pop-punk fatto con lo spirito di un ragazzino che vuole solo divertirsi ma in realtà ha 31 anni e deve affrontare però le preoccupazioni della vita adulta e delle sue conseguenti fregature: l’io di 16 anni si farebbe veramento fatto fregare così a gratis dal sistema?
“Ooo ma io che ne so?
Ooo che cosa mi perderò
Ooo ne combinerò più che posso
Per i miei ricordi da vecchio
Chissà il giorno in cui morirò”
Grazie per fare pop-punk da “vecchi”.
“Perdere La Testa” è fatta per il live perché vien voglia di ribaltare mezza stanza quando la ascolti
“PERDO LA TESTA PER LEI
MA NON MI BASTA PIÙ
E IO NON SO IL PERCHÈ
COSA PENSERÀ DI MEE SE PIANGO UN ALTRA VOOLTAAAAAA

“La Solita Storia” è l’esempio di quello che una canzone pop-punk dovrebbe essere e ti fa ribaltare il resto della stanza che non hai ribaltato alla canzone precedente (Pro Tipo: ascoltatelo in giardino così non dovete riordinare così tanto)
Male Male con i WEL, uscita lo scorso settembre, è una collaborazione stra-riuscita, avendo entrambi i gruppi un modo di scrivere più approcciato al pop-punk moderno rispetto al classico “Blink 182 Type Beat” – l’ennesimo brano azzeccato di quest’album che ti entra in testa e lo canticchi dal mattino alla sera con un volume nelle cuffie improponibile.

Da pochi giorni è uscito anche il videoclip del brano con diverse riprese fatte durante la carriera del gruppo e dei suoi momenti importanti: guardatelo, vale più di qualsiasi cosa io possa mai scrivere.
Seconda e ultima collaborazione dell’album, “Fragile” con Sam Batista, del quale vorrei scrivere di più ma non ho trovato niente online ed è il primo album che ascolta di questa band quindi bho scusate. Però la canzone è bella, mi piace che a più della metà dell’album stiamo ancora andando a 160 KM/h
“Sognavo l’Anarchia ma ora ho una Casa Mia,
un’Auto Nuova da Lavare Prima di andare all’IKEA
Volevo Solo Spaccare Volevo farmi del Male
Giuro che non mi Cambieranno mai”
Si ritorna ad affrontare la questione dell’essere cresciuti e di non essere più dei ragazzi con lo skate e le chitarre ma con il lavoro la macchina e le tasse da pagare. (Mi chiedo anche cosa direbbe di me il sedicenne che ho dentro a guardarsi dentro anche in questa canzone)
“Non considerarmi affogato finché avrò ancora la mia mano fuori dall’acqua”

Primo Remaster che troviamo nell’album è di un brano del 2018
Seconda Remaster dell’album e brano di chiusura:
In generale l’album suona veramente bene, il song-writing non è mai noioso o scontato, i testi sono introspettivi, genuini e quasi spontanei – come farsi una bella passeggiata nel cervello di chi ha scritto il tutto.
Un album suonato, con persone e strumenti veri, dove si sente la differenza con tanti brani di oggi, che risulta molto meno plasticoso e perfetto.
Ha un sacco di bei riferimenti a tanta altra musica e anche pop-punk più classico, ma la capacità e il buongusto di inserire il tutto senza esagerare in alcun modo.
Il Pop Punk è sempre stato per antonomasia il genere musicale dei cazzoni dove alcuni delle hit più grandi parlano di fare cosa sconce con una nonna o altre cose anche peggiori al tuo cane, band come i The Last Confidence danno al genere di sicuro molta più credibilità .
L’album passa a pieni voti il test THPS.
