Cold Hart – Pretty In The Dark [Album]

L’Emo Trap è morta, ma per finta, un po’ come il punk.
“Pretty In The Dark”, in uscita oggi 17 maggio è il nuovo album di Cold Hart tramite Epitaph Records.

Nel caso anche voi siete un po’ sconvolti e al volo non vi viene in mente dove avete già sentito questo nome, si, parliamo di GothBoiClique e Lil Peep.
Architetto di un movimento musicale che a un certo punto ha preso d’ostaggio internet e l’intero SoundCloud e riempiva i locali all’inverosimile, è co-fondatore della GOTHBOICLIQUE e sicuramente una delle figure che ha aiutato a ridefinire il pop-punk e l’emo nella loro fase più moderna, riportando in voga il genere e rivoluzionandolo a suo modo.

Credits: Ben Collins

Con “Pretty In The Dark”, Cold Hart continua come nel 2010 a esplorare le infinite possibilità dell’ethos di GBC andando a fare incontrare diversi opposti: nostalgia e futuro, luce e oscurità.
Il tipo di musica di Cold Hart, troppo vasto per essere definito volgarmente solo “Emo Trap”, è secondo me il genere complementare che purtroppo in Italia non ha mai fatto veramente il boom (ma siete sempre in tempo per ricredervi e includere anche questo genere di musica, c’è ancora tempo).

“Un ricordo di uno degli anni più pazzi della mia vita” racconta Cold Hart “Il brano “2017” è una nuova versione del vecchio stile GBC, ogni frase è un omaggio a quei giorni e la maggior parte del testo sono citazioni a vecchie canzoni”

Mentre il suo album “Every Day Is A Day” del 2021 è stato creato nel bel mezzo della nascita della sua figlia e nel bezzo del trasloco da Long Beach a Long Island con la moglie, Pretty In The Dark è un respiro profondo mentre ci si riprende da un cambiamento e si entra nella nuova routine.

Padre di due pargoli e trasferito definitivamente a Long Island ha sicuramente aiutato l’artista ad aggiustare il ritmo dell’essere oramai adulto, affronta finalmente le sfumature della vita con calma.

Inspirato da una nuova visione di quella che è l’oscurità l’artista riflette su come è arrivato al gioco di parole che va a battezzare il suo album.

“Mi piace stare fuori nel bosco quando è buio, e sentire quanto è calmo. È esattamente come il mio album, al posto di essere oscuro e spaventoso, è carino”

Una parte di “Pretty in the Dark” deriva dalla rinuncia da parte del controllo creativo di Cold Hart, che a questo giro è stato aiutato dal leggendario producer, engineer, and mixer Andrew Dawson (Kanye West, Beyoncé, Jay-Z, Code Orange). Insieme al collaboratore di lunga data e membro della GOTHBOICLIQUE, YAWNS, Cold Hart ha trovato l’equilibrio tra passato, presente e futuro.

“Lavorare con Andrew e YAWNS insieme mi ha veramente spinto a provare qualcosa di totalmente nuovo su questo album” continua a raccontare. “E allo stesso tempo volevo avesse qualcosa di familiare.”
Principale inspirazione per questo lavoro arriva da icone della storia goth come i The Cure e Lebanon Hanover, che in questo album si accostano alle inclinazioni Dark Trap di produttori di Atlanta come Metro Boomin, aggiungendoci una dieta di punk 80/90 ed RnB consumati da bambino.

Un tipo di suono al quale non siamo (purtroppo) molto abituati alle nostre latitudini, non si hanno al momento notizie di un futuro tour di Cold Hart – ne negli States e ne tantomeno in Italia – quindi daje Epitaph cosa aspetti.

Un album molto vario ma fedele al suo genere e al suo stile, sicuramente una buon entry level per chi non conosce il genere e qualcosa che gli appassionati posso cantare a pieni polmoni in ogni occasione (sotto la doccia, in macchina, correndo sotto la pioggia con bae in un giardino d’estate, se stai depresso, se stai bene, se ti senti diverso e se tutto va esattamente nel modo in cui dovrebbe andare: insomma dai avete capito).

Voto finale: 12 fette di pizza su 10 e almeno un paio di tracce degne di THPS.

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