Rob Bellusci – Away With It [Intervista]

Primo brano per il 2024 e ritorno alla lingua inglese per “Away With It” di Rob Bellusci, talentuoso solista originario di Senise. Che ancora una volta ci porta di peso nel suo immaginario Pop Punk pesantemente influenza dai primi anni 2000, la California e American Pie.

Ed ecco che per l’ennesima volta Rob ci azzecca, con tanto di artwork firmato Killerartworx (designer di svariati Poster e artworks di Blink 182 o NOFX per usare due nomi a caso), tornando con un brano ricco, sia a livello musicale che a livello canoro, pieno di energia e che potrebbe benissimo essere un brano uscito nel 2002 a San Diego (ma con una qualità migliore che all’epoca).

Il testo di Away With It è pesantemente influenzato dal video musicale di “If You C Jordan”
dei Something Corporate.” Racconta Rob
Ho sempre amato quel video ed ho sempre desiderato scrivere una canzone che parlasse di quanto facciano schifo i bulli e le persone che ogni giorno provano a renderci dura la vita.

Mi sono ispirato alla scena del video dove il bullo (interpretato da Sherman di American Pie)
arriva a scuola in decappottabile e da subito il suo primo obiettivo è quello di dar fastidio
a chiunque gli venga incontro. Alla fine della storia si capisce che non è oro tutto ciò che luccica
e che spesso chi fa il bullo ha una vita peggiore di quella che vuol far credere di avere.

Abbiamo colto l’occasione per fare due chiacchere con Rob in occasione dell’uscita del singolo!

Ciao Rob, grazie del tempo che ci dedichi ❤

Grazie a voi! Ciò che fate ha un’importanza davvero grossa per gli artisti emergenti come me. Create una vera e propria rete della scena underground Pop Punk Italiana.

Come nasce la tua passione per la musica? E quando il pop punk ti ha rubato il cuore?

È nata durante la mia infanzia, avendo fratelli più grandi di me ho sempre avuto davanti i trend musicali dell’epoca, epoca che coincideva proprio con l’era d’oro del Pop Punk mainstream.
Devo però dire che il Pop Punk mi rubò definitivamente il cuore nel 2008 ovvero quando vidi per la prima volta il video musicale di All The Small Things. Quel video mi fece sentire in un modo mai provato prima ed in quel momento capii cosa avrei voluto fare in futuro.

Dai suoni, le scelte vocali, all’estetica e l’immagine urli “Pop Punk 2000 California”: cosa ti piace di più di tutto quell’immaginario musicale?

La cosa che più adoro è lo scoprire band di quell’era musicale. Più si scava a fondo e più band nuove e meno conosciute si trovano. Nonostante si parli di un lasso di tempo limitato, in quegli anni ci furono davvero tantissime band talentuose che hanno pubblicato album che non hanno nulla da invidiare a quelli che sono poi diventati mainstream ed iconici. Sono sicuro che ci siano ancora tante band da scoprire e questa cosa mi entusiasma.

E cosa invece ti piace di meno?

Credo le tematiche di alcuni testi che o sono invecchiate male oppure risultano essere troppo immature e scontate. Ho sempre preferito i testi con molti riferimenti a film, fatti accaduti,  giochi di parole ecc…

“Away With It” è un brano molto carico, originale nella scrittura ed elaborato nella produzione, come d’altronde tutti i tuoi brani. Nel 2024 si può comunque far musica di qualità senza sapere una sega di teoria musicale o senza studio si è fregati?

Non posso considerarmi un grande cultore della teoria musicale o del mondo della produzione musicale, ma allo stesso tempo ho ascoltato sempre davvero tantissima musica (soprattutto Pop Punk) e di conseguenza sono arrivato a modo mio a capire come scrivere un brano e come comunicare con un produttore/tecnico del suono affinchè si riesca ad ottenere ciò che ho in mente.

Sicuramente viviamo in un’era dove la tecnologia rende possibile quasi tutto e ciò comprende anche il produrre musica in totale autonomia e senza le necessarie conoscenze in materia ma nonostante ciò, anche un brano composto da 3 accordi può diventare complesso in fase di arrangiamento e registrazione. Quindi per rispondere alla domanda direi di sì; si può produrre un brano senza dover andare in studio e senza conoscenze teoriche ma ciò comporta la realizzazione di un prodotto di bassa qualità sia in termini di audio che concettuali.

Per anni hai militato come chitarrista in una band, e ora ti occupi in modo completo della scrittura ed esecuzione dei tuoi brani- quali pro e contro ci sono nel lavorare in modo indipendente piuttosto che in gruppo?

Sono passati praticamente 7 anni da quando gli Unknown Destination si sono sciolti e devo dire che uno degli aspetti più belli era sicuramente quello dello scrivere musica insieme, il poter contare anche sulle idee degli altri e confrontarsi, andando a mescolare le proprie influenze musicali. Quando scrivi da solo hai il pieno controllo delle decisioni artistiche e spesso ciò è un bene, considerando che non sempre le opinioni di 5 persone sono concordanti. Allo stesso tempo però si va incontro spesso a blocchi artistici in caso di mancanza di idee o ispirazione, a volte anche un minimo input può svoltarti un periodo di blocco intero.

Una canzone può essere creata e concepita da un milione di input che ci circondano tutti i giorni, come ti approcci alla scrittura di un nuovo brano? Preferisci seguire una determinata “routine” o qualcosa di più vario?

Ogni canzone ha la sua storia ed il suo percorso. Mi è capitato di scrivere stando seduto sul letto con la chitarra acustica in mano, di scrivere stando ore davanti al mac a fare beat o semplicemente strimpellando la chitarra fin quando non esce qualcosa che mi stupisce. Per Away With It è stato diverso perchè ero in sala prove con Jova e Dario (Batterista e Chitarrista) a provare la scaletta quando ad un certo punto Dario suona il riff iniziale del brano, ricordo di esser rimasto davvero stupito da quanto orecchiabile fosse quel giro di chitarra e gli chiesi subito di insegnarmelo a suonare. Dopo qualche settimana gli chiesi se avessi potuto usarlo per una delle mie canzoni e da qui nacque Away With It. Durante la fase di scrittura Jova mi ha dato una mano nella scrittura delle batterie, il suo aiuto insieme a quello di Dario mi hanno fatto capire che ho trovato la gente giusta per me. Entreranno sempre di più nel vivo di questo progetto e sono davvero fiero di ciò.

Quanta altra tua musica possiamo aspettarci quest’anno?

Di sicuro non chiuderò il 2024 con un solo singolo, infatti ne è pronto già un altro che uscirà quest’estate. Per chi ha apprezzato la mia cover di Stars Are Blind sono sicuro che gli farà molto piacere sapere che ho lavorato ad un’altra cover. Successivamente credo farò uscire qualcosa di nuovo cantato in Italiano, sperando di portare tutto ciò in un contesto live al più presto.

Domanda bonus: Qual’è la scheda audio migliore? E perché è proprio la Scarlett rossa?

*ride* sai che non ho mai avuto la Scarlett?

Rob ha rotto il meme

Quando ero un ragazzino comprai la Steinberg, che è ancora la mia scheda audio attuale dopo 10 anni – indifferentemente dalla scheda audio, la vera magia viene poi fatta dal produttore, le sue competenze valgono più di qualsiasi scheda audio.

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