The Freak Family, uno dei lanci più geniali di Naska

The Freak Show, il nuovo album in uscita di Naska, che sarà fuori tra qualche minuto nel momento in cui scrivo (ma sarà uscito da qualche giorno nel momento in cui leggerete), ha portato alla creazione di uno dei lanci più belle che ci siano state negli ultimi tempi: un cartone animato, che potrebbe (si spera) diventare una serie animata, dov’è il nostro Diego fa un patto con il Diavolo per diventare un artista (pop punk ovviamente) famoso, e con le conseguenti problematiche che si accollano.

Grazie Google per l’immagine, i crediti suppongo siano di Amazon

Sulla carta la cosa fa già ridere così. Ci sono però dei ma. Perché sono una rompi cazzo e ogni tanto trovo anche dettagli che non mi piacciono. Ma andiamo con ordine;

L’episodio pilota, o unico episodio non ho capito bene, è uscito in esclusiva su Amazon Prime e dura si e no 32 minuti: sarebbe quindi stupido dal momento che si paga il servizio non guardarlo.

Vuole ricordare, secondo me, un po’ volutamente le tipiche serie animate per adulti tipo Griffin, Simpson, Rick e Morty e simili; si percula anche da solo riguardo questa cosa, che direi che ci sta: l’immaginario musicale di Naska secondo me è sempre stato volto all’America, dai brani come California e tutta la corporate image pensata per l’album Rebel con le varie foto in stile college, a quella cosa del Metaverso che portava avanti tempo fa dove potevi prendere un posto nella sua confraternita (suppongono per un tot di euri mensili ma non ho mai capito se la cosa si fosse avviata) – in ogni caso una scelta coerente al personaggio.

Ho apprezzato personalmente lo stile di disegno grossolano che non va a fare animazioni fuori di testa, ma si gioca tutto sui discorsi dei personaggi (molto Punx secondo me arrangiarsi con il minimo indispensabile che si ha a disposizione) – la Side Story della Nonna, in particolare, mi ha fatto spezzare in due dal ridere (tanto da farmi chiedere se sono o no una brava persona).

E proprio come i più classici College Movie degli anni duemila, ci sono due colonne portanti che sono la Figa e la Druoga. La Druoga e la Figa. Poi ancora Druoga, Figa e altra Druoga. È circa alla 18esima battuta sui piedini che mi pseudo annoio e mi faccio la domanda più importante: ma esattamente, quando ci sarà un filo di musica? C’è stato un accenno di Berlino quando i personaggi erano a Berlino (ovviamente a farsi di Druoghe manco a dirlo) e un dei vaghi accenni sparsi durante la serie di piccoli spoiler musicali (che diciamolo senza sarebbe stato orribile da vedere) però non dicono assolutamente nulla dei brani in se.
Ok, ma, quindi?

Si lo so lo sanno pure i paracarri, di certo non si possono inserire brani che ancora devono uscire in un prodotto come questo, ma… Tutti gli altri brani? Mezza strumentale? Anche solo un accenno a fare musica? A tratti il film ricorda “Airheads” con Brendan Fraser, Adam Sandler e Steve Buscemi, perché per il 99% del prodotto si parla di una determinata canzone che non si sente nemmeno – o almeno in quel caso fino alla fine del film, dove qualcosina ti fanno ascoltare. In the Freak Family invece, andiamo molto peggio a livello di spoiler musicali.

Forse ho frainteso io il senso vero e proprio del prodotto su Amazon, però ecco avevo capito che aveva a che fare con la musica? Con il nuovo album? Quindi ecco, una piccola componente che almeno mi spingesse ad essere interessata o curiosa riguardo l’album me la aspettavo anche, non 30 minuti di “Mio padre pippa, i piedini su onlyfans mlmlmlml, Druoga e figa”.

Metà dei discorsi di The Freak Family

In teoria si diceva sesso, droga e rock n roll, l’ordine è giusto ma si è saltato via in pieno l’aspetto musicale. Verso l’inizio ci sono circa 40 secondi riflessivi dove il tutto prende un tono vagamente serio o meno cazzone, un po’ alla Zero Calcare, per poi ricadere alla velocità della luce a quell’umorismo che si fa ridere, ma secondo me non regge se è l’unica cosa che hai da offrire alla fine.

Il tutto si conclude con l’annuncio dell’uscita del nuovo album e, ascolti e visualizzazioni permettendo, potremmo avere nuovi episodi di questi prodotti a tratti delirante ma che nonostante i punti che non mi sono piaciuti discussi qui sopra, può essere un prodotto super valido, soprattutto se si prova appunto ad aggiungere delle musica, ecco, visto che secondo me era quello che ci aspettavamo un po’ tutti.

Voto finale, 5 fette di pizza su 10

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(Intanto l’album è uscito ed è una mina, comunque)

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